Il Covid-19 è uno tsunami che segnerà, in maniera indelebile, il destino di tantissime aziende e lavoratori.
Sono allo studio diversi provvedimenti normativi con lo scopo di mitigare gli effetti negativi a cui questa pandemia ci sta costringendo.
Il sisma bonus rientra tra le proposte allo studio del Governo per rilanciare il settore edile che, al netto degli effetti del coronavirus, proviene da un decennio tra i più difficili di sempre.
Prima di spiegare le linee principali del nuovo sisma bonus è giusto ricordare che dal 01/01/2020 ad oggi in Italia si sono registrati 80 eventi sismici con magnitudo 3 o superiore.
L’unica soluzione per ridurre i rischi è la prevenzione.
La proposta allo studio porta 2 sostanziali novità rispetto al precedente sisma bonus
1) L’introduzione del super ammortamento del 110% su tutti i lavori di miglioramento sismico per gli edifici posti nelle zone 1-2-3.
Il superbonus spetterebbe per le spese sostenute dal 01/07/2020 al 31/12/2021 e verrebbe recuperato sotto forma di credito di imposta in compensazione tramite il modello F24 in 5 quote annuali.
2) La seconda novità è che il credito maturato può essere ceduto un numero illimitato di volte (attualmente non si può trasferire più di 2 volte).
La novità risiede nel fatto che, a differenza della disciplina vigente, il credito può essere ceduto anche a soggetti terzi come gli Istituti bancari.
La proposta allo studio si configura win-win per l’intera filiera:
a) La Committenza potrà effettuare un lavoro di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro
b) Le imprese edili potranno godere di un volano che può metterle al riparo da un contesto economico tra i più difficili di sempre svolgendo la loro attività senza la preoccupazione di reperire la liquidità necessaria a coprire i propri costi.
c) Gli Istituti bancari potranno lavorare crediti certi grazie alla copertura statale
In attesa del Decreto potete visitare la nostra pagina per il miglioramento sismico.
Riportiamo anche i link di un articolo del Sole 24 ore dell’11/05/2020 ed il link dell’articolo di IPSOA del 09/05/2020 in cui si anticipano in chiarezza e dettagliatamente la proposta allo Studio nel Decreto di Maggio.
Lasciamo inoltre l’articolo e l’inserto del Sole 24 Ore del 13/05/2020.